Maccari: “Non sorprende ma resta incomprensibile ed ingiustificabile quanto
la politica sia lontana dalla
realtà, dai cittadini,
dalle loro esigenze ed aspettative.
E’ cieca e del tutto sorda”
“Fa veramente cascare le braccia comprendere quanto abissale sia la distanza
fra la politica e la gente, i cittadini, le loro esigenze,
le loro aspettative, le loro opinioni. Questa grave e colpevole incomprensione, questa pervicace cecità, e questa sordità perfettamente funzionale al solo mantenimento dei privilegi
di pochi, sono le premesse fondamentali per il proliferare e l’inasprirsi delle proteste e degli sfoghi di piazza cui sistematicamente si mescolano delinquenti veri e propri, che noi siamo
chiamati a fronteggiare senza i mezzi adeguati e con l’impossibile
compito di metterci
a ‘mediare’ in situazioni infernali. Dotare i Garanti della sicurezza di strumenti idonei e intervenire severamente con chi si arma contro le Forze dell’Ordine ed i concittadini, sono rimedi necessari ad un male che può e deve anche essere prevenuto,
con l’ascolto serio e reale delle richieste di milioni di persone esasperate e disperate, che offrono un’incolpevole copertura
a veri e propri terroristi protagonisti di una nuova stagione
eversiva”.
E’
questa la sintesi
dell’intervento di Franco Maccari,
Segretario Generale
del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, sentito
oggi dalla Commissione Affari Costituzionali
nell’ambito dell’indagine conoscitiva
sui recenti fenomeni
di protesta organizzata in forma violenta
in occasione di manifestazioni e sulle possibili
misure da adottare per prevenire e contrastare tali fenomeni.
Maccari, che ha fatto precedere il suo intervento
da una puntuale e dettagliata analisi riportata per iscritto in un documento inviato
in Commissione, ha parlato di fonte ai parlamentari evidenziando ciò che da mesi il Sindacato Indipendente va ripetendo, e cioè la pressante necessità che si smetta “di ritenere
i Poliziotti servi del potere politico piuttosto che Servitori
dello Stato”, che si smetta di “umiliare gli uomini e le donne in divisa sia sotto l’aspetto professionale che economico”, e che si provveda a “dotare le Forze di Polizia di risorse adeguate per svolgere
in maniera quantomeno accettabile il proprio
lavoro”, considerato soprattutto il contesto delle manifestazioni pubbliche
dove “i Poliziotti vengono mandati a vigilare ed a fronteggiare continue aggressioni di violenza sempre crescente potendo
contare solo sulla propria pistola e sulle proprie mani, sapendo perfettamente che non si può garantire
l’ordine pubblico facendo a botte, e che non si può reagire anche contro il più violento degli aggressori mescolato alla folla perché
altrimenti si viene
bollati come torturatori che reprimeno il dissenso”. Ma soprattutto Maccari ha sottolineato come sia necessario “iniziare a considerare il fatto che i Poliziotti
sono quegli stessi cittadini che oggi si sentono umiliati, tartassati e presi in giro da una politica strafottente ed arruffona, ed iniziare a pensare che una volta che si toglie tutto ai cittadini non si è fatto altro che lasciare
loro la cosa più pericolosa, ovvero la rabbia!”.
Questa, per il Segretario Generale del Coisp, è la chiave di lettura
del drammatico periodo che l’Italia sta attraversando, e dal quale si potrà uscire “non certamente marchiando i Tutori dell’Ordine come avanzi della più dittatoriale delle galere, ma garantendo la massima disponibilità possibile
all’ascolto, al confronto ed alla mediazione
che devono essere attuati proprio dai politici,
dai parlamentari, da chi, cioè, ha la facoltà di incidere nella vita dei cittadini, di tante famiglie, di tante persone i cui diritti
fondamentali sono sempre più in gioco. Gli stessi chiamati a compattarsi
in difesa della cittadinanza e delle Istituzioni
dello Stato che noi siamo chiamati a tutelare e difendere, aspettandoci però che le Istituzioni difendano
noi e non alimentino
distorte letture dolosamente
utilizzate in campagne denigratorie contro le Forze
dell’Ordine, utili a spostare
il bersaglio della rabbia e dalla frustrazione degli italiani da chi prende le decisioni a chi è deputato a far rispettare le leggi e le regole nell’interesse
di tutti”.
“I Poliziotti -ha concluso
Maccari- si frappongono fra i cittadini che esercitano il sacrosanto diritto
di manifestare le proprie inascoltate idee e le Istituzioni italiane
che quelle idee non recepiscono e non conoscono
minimamente. Sono l’unica garanzia
di tutela e di difesa degli uni e degli altri, ma sono attaccati e bistrattati dagli uni e dagli altri. Questa è la triste realtà, e se il Parlamento non si farà carico di comprenderla seriamente e di adottare
i conseguenti e concreti comportamenti non se ne verrà fuori,
e non ci sarà indagine
conoscitiva che tenga”.