venerdì 7 dicembre 2012

PROTESTE VIOLENTE, IL COISP ALLA CAMERA

Maccari: “Non sorprende ma resta incomprensibile ed ingiustificabile quanto la politica sia lontana dalla realtà, dai cittadini, dalle loro esigenze ed aspettative. E’ cieca e del tutto sorda”



“Fa veramente cascare le braccia comprendere quanto abissale sia la distanza fra la politica e la gente, i cittadini, le loro esigenze, le loro aspettative, le loro opinioni. Questa grave e colpevole incomprensione, questa pervicace cecità, e questa sordità perfettamente funzionale al solo mantenimento dei privilegi di pochi, sono le premesse fondamentali per il proliferare e linasprirsi delle proteste e degli sfoghi di piazza cui sistematicamente si mescolano delinquenti veri e propri, che noi siamo chiamati a fronteggiare senza i mezzi adeguati e con limpossibile compito di metterci a mediare’ in situazioni infernali. Dotare i Garanti della sicurezza di strumenti idonei e intervenire severamente con chi si arma contro le Forze dell’Ordine ed i concittadini, sono rimedi necessari ad un male che può e deve anche essere prevenuto, con lascolto serio e reale delle richieste di milioni di persone esasperate e disperate, che offrono unincolpevole copertura a veri e propri terroristi protagonisti di una nuova stagione eversiva”.

E’ questa la sintesi dellintervento di Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, sentito oggi dalla Commissione Affari Costituzionali nell’ambito dell’indagine conoscitiva sui recenti fenomeni di protesta organizzata in forma violenta in occasione di manifestazioni e sulle possibili misure da adottare per prevenire e contrastare tali fenomeni.

Maccari, che ha fatto precedere il suo intervento da una puntuale e dettagliata analisi riportata per iscritto in un documento inviato in Commissione, ha parlato di fonte ai parlamentari evidenziando ciò che da mesi il Sindacato Indipendente va ripetendo, e cioè la pressante necessità che si smetta “di ritenere i Poliziotti servi del potere politico piuttosto che Servitori dello Stato”, che si smetta di umiliare gli uomini e le donne in divisa sia sotto laspetto professionale che economico”, e che si provveda a “dotare le Forze di Polizia di risorse adeguate per svolgere in maniera quantomeno accettabile il proprio lavoro”, considerato soprattutto il contesto delle manifestazioni pubbliche dove “i Poliziotti vengono mandati a vigilare ed a fronteggiare continue aggressioni di violenza sempre crescente potendo contare solo sulla propria pistola e sulle proprie mani, sapendo perfettamente che non si può garantire l’ordine pubblico facendo a botte, e che non si può reagire anche contro il più violento degli aggressori mescolato alla folla perché altrimenti si viene bollati come torturatori che reprimeno il dissenso”. Ma soprattutto Maccari ha sottolineato come sia necessario “iniziare a considerare il fatto che i Poliziotti sono quegli stessi cittadini che oggi si sentono umiliati, tartassati e presi in giro da una politica strafottente ed arruffona, ed iniziare a pensare che una volta che si toglie tutto ai cittadini non si è fatto altro che lasciare loro la cosa più pericolosa, ovvero la rabbia!”.

Questa, per il Segretario Generale del Coisp, è la chiave di lettura del drammatico periodo che l’Italia sta attraversando, e dal quale si potrà uscire “non certamente marchiando i Tutori dell’Ordine come avanzi della più dittatoriale delle galere,  ma garantendo la massima disponibilità possibile allascolto, al confronto ed alla mediazione che devono essere attuati proprio dai politici, dai parlamentari, da chi, cioè, ha la facoltà di incidere nella vita dei cittadini, di tante famiglie, di tante persone i cui diritti fondamentali sono sempre più in gioco. Gli stessi chiamati a compattarsi in difesa della cittadinanza e delle Istituzioni dello Stato che noi siamo chiamati a tutelare e difendere, aspettandoci però che le Istituzioni difendano noi e non alimentino distorte letture dolosamente utilizzate in campagne denigratorie contro le Forze dellOrdine, utili a spostare il bersaglio della rabbia e dalla frustrazione degli italiani da chi prende le decisioni a chi è deputato a far rispettare le leggi e le regole nell’interesse di tutti”.

“I Poliziotti -ha concluso Maccari- si frappongono fra i cittadini che esercitano il sacrosanto diritto di manifestare le proprie inascoltate idee e le Istituzioni italiane che quelle idee non recepiscono e non conoscono minimamente. Sono l’unica garanzia di tutela e di difesa degli uni e degli altri, ma sono attaccati e bistrattati dagli uni e dagli altri. Questa è la triste realtà, e se il Parlamento non si farà carico di comprenderla seriamente e di adottare i conseguenti e concreti comportamenti non se ne verrà fuori, e non ci sarà indagine conoscitiva che tenga”.

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